Capesante e Cozze allo zafferano con asparagi e pancetta croccante "Flambé"
Capesante e cozze

 

Capesante e cozze allo zafferano con asparagi e pancetta croccante “Flambé”

                                                                                                                                      

Tempo di preparazione: 15/20 min.

 

 

Ingredienti per 2 persone:

6 Capesante crude

6 fettine fini di pancetta 

12 cozze sgusciate e precotte

10 gr. Scalogno tagliato fine

Olio di arachidi

5 dl panna semigrassa

Pistilli di zafferano

12 asparagi verdi precotti al dente (solo punte 5 cm.)

80 gr. di riso venere cottura al dente

1 dl vino bianco

4 cl wodka

 

 

Fase 1) Avvolgere le capesante nella pancetta e scottarle nella padella a fuoco vivace con olio di arachidi, facendo in modo che la pancetta diventi croccante.

Salare con sale dell’Himalaya e pepare leggermente con pepe di Sichuan.

Flambare le capesante a fuoco vivace con la Vodka.

Togliere dalla padella e tenere al caldo.

 

Fase 2) Soffriggere a fuoco lento dello scalogno con olio d’arachidi e aggiungere le cozze, bagnare con del vino bianco.

Aggiungere la panna e lo zafferano e gli asparagi amalgamando dolcemente gli ingredienti tra di loro creando una salsa.

 

Fase 3) Impiantamento: al centro del piatto creare una cupola di riso venere e adagiare le capesante a fianco, per poi cospargere e decorare la creazione di cozze e asparagi.

Usare parte degli asparagi e dei pistilli di zafferano per decorare il piatto.

 

 

Ad accompagnare questo piatto ho scelto Corteglia bianco

Prodotto da Mauro Ortelli il Corteglia è un Bianco del Ticino Doc da uve:

Sauvignon blanc 45%, Sémillon 25%, Chasselas 15%, Chardonnay 15%.

Info: Il nome del vino fa riferimento all’ubicazione della vigna che si trova appunto a Corteglia.      Le diverse varietà sono raccolte e vinificate insieme.                                                                                                

Il vino affina per un anno in vasche di acciaio inox, dopo aver svolto la malolattica.

Luca Lordelli